Novità sugli Affitti Brevi: Il Codice Identificativo Unico (Cin) e le Nuove Regole da Settembre
A partire dal 1° settembre, entrano in vigore importanti cambiamenti nella regolamentazione degli affitti brevi in Italia. Dopo una fase di sperimentazione nelle varie Regioni, debutta il Codice Identificativo Nazionale (Cin), un sistema obbligatorio che mira a contrastare il sommerso nel settore delle locazioni inferiori ai 30 giorni.
Cos’è il Cin?
Il Codice Identificativo Nazionale (Cin) è un codice unico assegnato dal Ministero del Turismo tramite una procedura automatizzata. Questo codice certifica che gli immobili destinati ad affitti brevi e le strutture turistico-ricettive sono in regola dal punto di vista urbanistico e catastale. Gli appartamenti che dispongono del Cin sono conformi alle normative vigenti e rispettano tutte le obbligazioni legali, come l’identificazione degli ospiti e la gestione dell’imposta di soggiorno.
Come Ottenere il Cin
Per ottenere il Cin, è necessario accedere alla piattaforma dedicata utilizzando Spid o Carta d’Identità Elettronica. Bisogna fornire informazioni dettagliate sull’immobile, come tipologia, ubicazione e capacità ricettiva, e autocertificare la conformità dell’appartamento alle normative. La Polizia Locale effettuerà verifiche per garantire la regolarità degli immobili.
Requisiti per gli Immobili
Gli appartamenti destinati ad affitti brevi devono essere dotati di dispositivi di rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio, oltre ad estintori portatili conformi alle normative. Questi requisiti garantiscono la sicurezza degli ospiti e la conformità alle norme di legge.
La Banca Dati delle Strutture Ricettive
La creazione della Banca Dati delle Strutture Ricettive (Bdsr) ha l’obiettivo di mappare tutte le strutture ricettive sul territorio nazionale, comprese quelle extralberghiere e gli appartamenti per locazioni brevi. Questo sistema faciliterà il monitoraggio e la lotta contro le attività abusive. Se si sospetta un’irregolarità, è possibile segnalare il caso al Comune per avviare i controlli necessari e, se necessario, bloccare l’attività non conforme.
Con queste nuove misure, il settore degli affitti brevi si avvia verso una maggiore trasparenza e regolamentazione, assicurando che solo le strutture conformi possano operare e offrendo così una garanzia di qualità e sicurezza agli ospiti.